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Perché creare meme per il tuo brand?



Pubblicato: 06-02-2021 Web Marketing Social Media

Il 55% degli utenti entro i 35 anni invia meme almeno una volta a settimana. Le mension sono cresciute del 20%. Ecco perché creare meme per il tuo brand.

Le conseguenze del Covid-19 sulla comunicazione sono evidenti, ma saranno anche di lunga durata. Parlano delle quattro "C" per la creazione di contenuti, abbiamo detto come le aziende devono tenere in considerazione alcuni argomenti specifici come comunità, assenza di contatto, igiene ed empatia. Abbiamo anche scoperto come il lockdown abbia spinto gli utenti ad utilizzare il remix per condividere storie, accrescendo la popolarità dello user generated content. In questo articolo vogliamo raccontarti come creare meme legati al tuo brand, e magari utilizzare quelli realizzati dai tuoi clienti, per elaborare una comunicazione digitale al passo con i tempi. 

Cosa sono i meme?

Prima erano le emoji, poi sono state le GIF, oggi sono i meme. Ma di cosa stiamo parlando? I meme sono contenuti digitali che nascono online sulla scia di eventi virali. Solitamente sono foto con didascalie, fortemente legate all'argomento del momento e schiettamente ironiche. Grazie ai social network e alla comunicazione immediata del web non ci stupisce che si sia sviluppata la cultura dei meme, una forma di comunicazione fatta di canali digitali e immaginario comune in continua evoluzione. Queste foto, ma talvolta anche video ironici, diventano essi stessi fenomeni virali inaugurando rubriche o diventando veri e propri cult.  

Quale sarà il prossimo meme? Impossibile dirlo. Se gli esperti di comunicazione sanno una cosa è che la viralità è imprevedibile (ma anche che è ogni giorno dietro l'angolo). La certezza è però che nei prossimi anni i meme popoleranno bacheche e storie dei social network, arrivando anche ai media mainstream. Questo avverrà perché sempre più brand avranno intuito le potenzialità comunicative di questi contenuti e ne creeranno di propri.

Creare meme: +26% in un anno

I meme sono insomma il nuovo modo di comunicare sul web. Pertanto, se vuoi una comunicazione digitale al passo con i tempi, fresca e immediata ma soprattutto colloquiale, la tua strategia social non dovrebbe ignorare i meme. Tuttavia, come per qualunque tipo di comunicazione online, esistono delle variabili da valutare. Innanzitutto la ricerca della viralità a tutti i costi non è sempre corretta; soprattutto se hai un'azienda dal carattere istituzionale o che offre servizi B2B può essere inutile, se non addirittura controproducente, condividere questi contenuti. Quello che ti suggeriamo è però strizzare l'occhio al linguaggio del meme fatto di accostamenti simpatici tra immagini e testo nei contesti comunicativi che lo permettano. 

Una cosa da sottolineare è che i meme possono influenzare la mentalità del pubblico, oltre ad intercettare i target più giovani che sicuramente ne comprendono bene la carica comunicativa. Infatti questi contenuti sono molto popolari tra le nuove generazioni.

Il 55% degli utenti tra i 13 ed i 35 anni inviano meme almeno una volta la settimana. Nell’ultimo anno questo dato è aumentato notevolmente. Le mention sono aumentate da 19,8 milioni nell’agosto del 2019 a 24,9 milioni nel luglio del 2020: un bel +26% con un picco di 28 milioni registrato nell’aprile del 2020.

Man mano che i meme diventano più popolari, cresce anche il rischio che diventino oggetto di usi illeciti, in quanto possono influenzare la mentalità dei consumatori. Infatti non è difficile appropriarsi di questi contenuti per decontestualizzarli o personalizzarli. Infatti, molte delle suddette mention hanno avuto origine in forum altamente politicizzati in cui è facile che essi vengano manipolati; d'altronde è facile intuirlo dai temi di punta dei meme di questi mesi. Gli argomenti maggiormente trattati sono stati:

  • COVID-19 (2,9%)
  • Economia (2,8%)
  • Politica (2%)

Dall'altro lato, proprio perché i meme fanno parte della comunicazione quotidiana degli utenti, nei prossimi mesi e anni sarà necessario ricorrere a questi contenuti per conquistare i consumatori. Ovviamente un brand non utilizzerà meme dai contenuti politici; la fida sarà bensì nel realizzarne di nuovi coerentemente alla mission, al business dell'azienda e al target di riferimento

Creare meme per il tuo brand

Insomma: la parola d'ordine per il 2021 è sperimentazione: che sia il remix di elementi pop e vintage con formati video o fotografici o la creazione di meme brandizzati, gli utenti dovranno essere coinvolti in prima persona nella creazione dei contenuti. Ma quali sono le buone pratiche per cavalcare sin da subito questo trend?

Image recognition del tuo brand

Caratteristica dei meme è il moderatissimo contributo testuale. L’unico modo per vedere se il tuo brand è in un meme è monitorarlo attraverso la image recognition.

Crea meme per coinvolgere la community

L'obiettivo di un meme è ovviamente quello di circolare, avvicinandosi il più possibile all'idea di "viralità" presso il target di riferimento. Per questo creare meme, collegandoli a quelli più popolari del momento, può aiutarti ad accrescere l'engagement della tua community.

Condividi i meme creati dagli utenti

Se attraverso hashtag e monitoraggio della community scopri l'esistenza di meme creati da un utente, condividilo sui tuoi stessi canali. Ricorda sempre di dare il giusto credito all’autore del contenuto; non solamente per onestà intellettuale, ma anche perché stringerai un legame più forte tra fan base e brand incoraggiando gli altri a creare a loro volta contenuti. 

Valuta bene prima di creare un meme 

Prima di condividere un meme, assicurati di conoscere al 100% il suo significato e ciò che può implicare. Non solo, controlla le regole che evolvono di pari passo con l'evoluzione del trend. Infatti, con il dilagare della tendenza ci saranno regolazioni di cui dovresti tenere traccia per evitare di infrangere eventuali regole. D'altronde i meme esistono ai limiti delle regole di copyright

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