Siamo arrivati al terzo concetto individuato da We Are Social come trend che caratterizzerà i comportamenti degli utenti digitali nel 2021. La comunicazione online, lo abbiamo detto più volte, in questo anno è radicalmente cambiata. L'emergenza Covid ha invertito la gerarchia dei valori e le priorità di tutti quanti noi. Finora abbiamo visto come lo studio di We Are Social abbia trovato nell'attivismo digitale e nei social trend legati alla quotidianità le novità con le quali i brand avranno a che fare il prossimo anno. Ma qual è la terza tendenza da tenere in considerazione nella comunicazione online al passo con i tempi?
L'opinione comune è che il digitale sia causa del disfacimento delle relazioni interpersonali; assai spesso, soprattutto i social network vengono tacciati di danneggiare le nostre relazioni offine. Il documentario firmato Netflix The Social Dilemma sembra voler dare fondamento a questi timori collettivi. Eppure siamo in un momento di svolta. Sembra infatti che il sentimento comune stia pian piano cambiando le proprie convinzioni. Negli ultimi anni alcuni strumenti digitali non sono avvertiti più come ostacoli alla socialità, bensì come alleati preziosi nell'organizzare e migliorare la vita offline.
Ovviamente anche voi avete subito ripensato ai mesi del lockdown. Durante quei giorni gli strumenti digitali sono diventati parte integrante delle nostre vite, nel senso che si sono rivelati indipensabili per mantenere i rapporti con il mondo oltre le quattro mura di casa. Se alcuni hanno già fatto il proprio tempo (pensiamo ad Houseparty), altri sembrano rivestire ancora un ruolo centrale. Ad esempio le riunioni di Zoom sono diventate una certezza per lo smart working. Alcuni strumenti digitali si sono concentrati sul facilitare l'espressione dei nostri stati d'animo, consentendoci di comunicare più empaticamente con le nostre community online. Ad esempio Facebook ha aggiornato la sua suite di emoji, aggiungendo nel catalogo l'emotico dell'abbraccio... per ovvie ragioni. Tiktok ha introdotto Small Gestures: una funzionalità che consente agli utenti di inviarsi reciprocamente regali.
Un altro elemento che rientra in questo trend di nuova socialità sono sicuramente le piattaforme di live-streaming. Uno strumento, apprezzatissimo dagli utenti, che consente di sentire una connessione più intima anche con figure influenti o comunque di entrare in contatto diretto con i creatori dei contenuti. Il formato video è ovviamente quello preferito, soprattutto dopo l'ascesa di Tiktok. Anche quest'ultimo social network nel periodo della pandemia è diventato uno spazio in cui sensibilizzare e discutere di argomenti complessi con empatia, oltre che il luogo ideale per le challange. Madonna ha per esempio usato Instagram Live per buttar giù il suo biopic con lo sceneggiatore Diablo Cody; ancora la politica Jacinda Ardern ha utilizzato Twitch per connettersi con i potenziali elettori.
Le interazioni online sono ormai un dato di fatto; esse costituiscono un ulteriore modo per comunicare con gli altri. La dimostrazione che il bisogno di relazioni fisiche ed empatiche resti un bisogno primario è rappresentata dagli avatar personalizzati che popolano sempre più le piattaforme di interazione web. Dalle emoticon di Apple agli avatar di Facebook, gli utenti possono realizzare delle versioni virtuali di sé, generando eserienze immersive di intrattenimento digitale.
Una nuova ondata di applicazioni come Chalk e Space stanno sperimentando formati audio che migliorino l’intimità delle conversazioni. Ma anche dei colossi come LinkedIn e Twitter hanno aggiunto rispettivamente l’opzione del messaggio vocale e i tweet audio. Tuttavia si tratta di migliorare ancora queste funzionalità e fare in modo che tutti possano comunicare in questa maniera.
I feed pubblici non bastano. Per sentire quel senso di intimità tanto caro ad ognuno di noi, sui social network gli utenti ricercano cercano spazi di nicchia in cui trovare utenti a loro affini. Dai gruppi su Facebook alla community Discord di Hypebeast, incontriamo anche altri esperimenti interessanti come il canale del supermercato Lidl The Lidlers GB.
Cosa potrebbe fare un brand in tutto questo? Come potrebbe cogliere tale tendenza votata alla ricerca di una rinnovata intimità, inserendola nella propria strategia di comunicazione? La migliore risposta è generare una sensazione di esclusività. Ideare dei formati più intimi attraverso i quali comunicare con i propri clienti, può farli sentire speciali e parte di un rapporto umano con il brand. Ad esempio, durante la settimana della moda di Milano di febbraio, Gucci ha spedito gli inviti attraverso un messaggio vocale su WhatsApp dello stesso direttore creativo Alessandro Michele. Insomma: se in questo periodo, in mancanza di abbracci, le persone vogliono sentirsi più vicine, lo stesso desiderano nei confronti dei propri brand preferiti.
Ma quali sono gli altri tre trend individuati da We Are Social? Rimanete collegati con il nostro blog per scoprirli.
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