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Posizionamento Google: l'algoritmo è come uno studente un po' secchione



Pubblicato: 16-01-2019 Web Marketing

Come funziona il posizionamento Google e scalare la classifica? Ve lo spiega Key Associati: basta mettersi nei panni di uno studente che deve dare un esame.

Quante volte, durante l’infernale sessione di luglio, aprendo un libro per la prima volta e vedendo caratteri fittissimi senza paragrafi, lo abbiamo richiuso senza possibilità d’appello consapevoli che non avremmo mai superato l’esame a quell’appello (rimandando puntualmente tutto a gennaio)? Ecco, l’algoritmo per il posizionamento Google funziona più o meno come uno studente un po’ secchione che deve dare un esame e ha scoperto il metodo per prepararsi alla perfezione senza tralasciare nessun argomento e legando perfettamente tutti i concetti.

Ottimizzazione seo: struttura sito web

Facciamo finta che il sito web sia un libro: in cui ogni pagina è… una pagina. La home è la copertina e il menù l’indice; il footer sarebbe la pagina con le informazioni editoriali, mentre la metadescrizione la quarta di copertina; poi ci sono le immagini che integrano il testo, e così via.

Facciamo finta che Google sia uno studente perfezionista, affetto da manie di controllo, con una buona memoria fotografica e che suggerisce tutto; insomma il compagno di banco che tutti vorrebbero, dalla prima elementare all’università della terza età. Facciamo che questo studente modello deve sostenere un appello; dovrà imparare alla perfezione tutti i contenuti presenti sui libri in programma e rispondere prontamente alle domande che farà il professore, cioè l’utente medio che fa una ricerca su Google.

Come procederà nello studio il nostro studente G per prendere una “A”?

Innanzitutto, se non avete gli appunti delle lezioni precedenti sull'ottimizzazione seo, dovete provvedere!

Posizionamento Google: come funziona

Innanzitutto uno studente passa in rassegna e legge tutte le pagine dei libri assegnati, sottolineando i concetti più importanti e le parole chiave ricorrenti. Se però il libro non è suddiviso chiaramente in capitoli, paragrafi e sotto paragrafi, il disgraziato perderà presto il filo del discorso, abbandonando quel volume confusionario e studiando esclusivamente sugli altri (numerosissimi) libri che fanno parte del programma d’esame e che presentano una forma più lineare. E chiunque sia stato a scuola sa bene come sia importante studiare su un libro user friendly.

L’algoritmo di Google si comporta esattamente nella stessa maniera: passa in rassegna tutti i documenti presenti sul web ma quando questi non rispettano i suoi criteri, vengono penalizzati a favore di altre pagine più facili da leggere, che hanno un testo di qualità,con immagini e approfondimenti (link verso altre pagine che trattano argomenti correlati). Insomma, questo algoritmo si comporta proprio come un qualunque studente che ha bisogno e predilige una lettura facilitata senza perdite di tempo.

Avrete capito a questo punto che il nostro ruolo corrisponderebbe a quello degli editori. Il nostro scopo sarebbe rendere il nostro prodotto il punto di riferimento dello studente G nella preparazione dell’intero esame: la forma finale del libro-sito spetta a noi; lo studente-algoritmo di Google può solamente leggere, registrare, posizionare i contenuti nella propria mappa concettuale e riportarli al professore – utente quando farà una richiesta.

Allora, fuor di metafora, il nostro obiettivo è quello di comparire in primo piano tra i risultati migliori secondo Google, assicurando la massima fruibilità, utilità e rintracciabilità delle informazioni sul nostro sito.

Ma quali sono i criteri che dobbiamo seguire per aiutare lo studente Google a trovare davvero utile il nostro libro ed evidenziare alcune parole chiave da riportare al professore? Insomma: come ottenere il posizionamento Google?

Google si mette nei panni dell’utente per indicizzare e posizionare i risultati sul web. Più è chiaro l’argomento del nostro sito, maggiormente verremo premiati da Google; più è facile e intuitiva la navigazione interna, maggiormente scaleremo la classifica dei risultati perché il nostro sito è utile.

Per assicurare una user experience a prova di asilo nido (perché lo studente G le ha sperimentate proprio tutte), dobbiamo elaborare un’alberatura del sito web razionale e semplice. Come dicevamo, dobbiamo immaginare il nostro sito come un libro con un indice (menù), suddiviso in capitoli (categorie) e composto da pagine.

È importante studiare e definire la struttura prima ancora di realizzarla. Una piccola accortezza è l’inserimento di una mappa del sito che renda ancora più rapida la  scansione dell’alberatura; come fosse una mappa concettuale per lo studente G.

Successivamente, dobbiamo scegliere con accortezza i titoli da dare alle diverse sezioni. Questi nomi entreranno infatti a far parte dell’url della pagina, l’indirizzo, e saranno ciò che leggerà Google in prima battuta. Lo studente Google si fa prima un quadro generale di cosa è contenuto nel libro e poi legge le singole pagine. 

Ovviamente, come un qualunque studente si aspetta di leggere in ogni pagina concetti in linea con il titolo del paragrafo corrispondente, così Google rileva la coerenza tra le parole chiave nei titoli delle pagine e il loro contenuto; in caso contrario penalizza il libro perché fuorvia i lettori e non li aiuta nel loro intento: raccogliere le informazioni di più alta qualità. 

Ma non finisce qui. Spesso i libri non presentano un solo indice. Sfogliando le ultime pagine si possono trovare: l’indice analitico, l’indice dei nomi, l’indice cronologico, l’indice numerico, e così via. In un sito web questi raggruppamenti alternativi sono rappresentati dai tag che creano correlazioni tra pagine inerenti il medesimo argomento.

Agenzia seo roma: key associati

Certamente, non tutti gli scrittori sono dei grandi editori. Anzi quest’ultimo è un lavoro a tutti gli effetti che richiede competenza ed esperienza. Ecco perché noi di Key Associati vi suggeriamo di non abbandonare il vostro estro creativo e l’entusiasmo imprenditoriale, ma di affidare a degli esperti il confezionamento del vostro sito che deve essere a prova di bambino di prima elementare per essere considerato utile da un cervellone come Google. 

Per scoprire come realizzare un sito web da 110 e lode, continuate a seguire il nostro blog!

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