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Le migliori Campagne pubblicitarie ispirate alle serie tv



Pubblicato: 23-07-2019 Advertising

Campagne pubblicitarie e serie tv: ecco tutti i migliori annunci pubblicitari ispirati alle serie di successo che i brand realizzano nell'era Netflix.

Il mondo dell'intrattenimento è ormai cambiato e con esso gli argomenti di conversazione che condiscono le nostre pause pranzo o gli aperitivi in spiaggia. Uno spoiler è oggi un torto ben più grave di quando il nostro amico delle medie ci provò con la ragazzina che ci piaceva. Se qualcuno ci chiedesse qual è la nostra stagione preferita, risponderemmo: "la prima era la migliore". Per noi la vera prova del surriscaldamento globale è stato il freddo che ha tardato ad arrivare a Grande Inverno! Insomma: ormai le piattaforme di streaming e le serie tv hanno trasformato i nostri argomenti di conversazione e le abitudini durante il tempo libero. I brand lo sanno bene e per questo realizzano sempre più spesso Campagne pubblicitarie ispirate alle serie del momento che hanno fatto perdere la testa a milioni di persone.  

Attenzione: questo articolo non contiene spoiler!

Marketing pubblicitario e Stranger Things

Molti di voi (evidentemente non ancora ad uno stadio cronico di beinge watching) saranno ancora alle prese con la terza serie di Stranger Things, uscita il 4 luglio scorso. Un evento attesissimo che non sarà sfuggito nemmeno all'attenzione dei nostri nonni tanto fedeli a Don Matteo. Infatti Netflix per il lancio della terza stagione in Italia ha investito per una programmazione speciale proprio sulla tv generalista, catapultando per un giorno intero Italia 1 nei fantastici anni '80 e trasmettendo ET, I Goonies e i Gramelins. Ma l'operazione nostalgia verso quella decade, che ha costituito d'altronde anche una delle carte vincenti della serie, ha toccato il suo apice con l'arruolamento di Uan, iconica mascotte di Bim Bum Bam, come testimonial d'eccezione. 

Ma questa non è stata l'unica operazione di marketing legata a Stranger Things. Altri due esempi che meritano di essere citati sono quelli di Greenpeace Italia e Taffo. 

Nel primo caso, la campagna di sensibilizzazione #PlasticFree ha sfruttato l'iconografia del sottosopra per realizzare una grafica fortemente evocativa. Greenpeace si augura che le aziende non si comportino da demogorgoni e riducano l'uso spasmodico della plastica. Taffo si dimostra sempre sul pezzo e anche la famosa agenzia di pompe funebri gioca sul sottosopra, invitando a non confondere tra "sottosopra" e "sottoterra".

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Molte altre sono state le aziende che hanno omaggiato e festeggiano l'attesissima uscita di Stranger Things 3, come FeltrinelliSkipper con gli "skipper things" (succhi di frutta capovolti) e Samsung con un elettrodomenstico che ti aiuta a non avere casa... sottosopra.  

Game of Thrones nelle Campagne pubblicitarie 

Se Stranger Things ha incantato come un flauto magico la creatività di brand su brand, lo stesso vale per "la serie dei record", vero fenomeno di massa diventato anche evento mediatico. D'altro canto Game of Thrones vanta ben 8 stagioni; quasi dieci anni in cui i creativi hanno davvero potuto sbizzarrirsi e i brand cavalcare la viralità del prodotto. Ma vediamo alcune delle Campagne di maggior successo ambientate nei Sette Regni.

Un KFC di Hong Kong ha poi aggiunto al menu delle crocchette di pollo ‘Hot & Spicy’roventi come fuoco di drago. Ogilvy, l'agenzia pubblicitaria che ha affiancato KFC, ha realizzato una gif che omaggia chiaramente Il Trono di Spade e sfiziosa al punto giusto, in cui le fiamme ricordano decisamente la texture della panatura. 

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Molte aziende hanno creato edizioni limitate ispirate al mondo di Game of Thrones. Una tra tutte è stata l'Adidas che ha realizzato sei varianti del modello Ultraboost Adidas. Anche Urban Decay si è lasciata trascinare dal fascino esotico e fantasy dei Sette Regni, realizzando palette e rossetti ispirati alle protagoniste e ai luoghi della serie. 

Dei veri fuori classe questa volta, bisogna proprio riconoscerlo, sono stati Oreo e Mountain Dew. La nota azienda produttrice di biscotti, ha sfornato confezioni di Oreo con gli stemmi delle casate (purtroppo disponibili solo negli Usa). Ma la vera genialata da acquolina in bocca è l'incredibile remake della sigla di Game of Thrones rifatta con 2750 biscotti che Oreo ha realizzato in collaborazione con Elastic, lo stesso studio di design dell’originale. 

Mountain Dew non è invece riuscita a dimostrarsi super partes, lanciando l'edizione limitata #ACanHasNoName. Se siete dei veri fan del Trono di Spade, avete capito subito a chi è ispirata, ma forse non immaginate che le grafiche sono state stampate con l’inchiostro termosensibile che, una volta in frigo, rivela la lista di Arya! Complimenti a Mountain Dew: dei veri nerd.

Ma i brand che si sono lasciati trascinare dalla febbre di Game of Thrones non sono ovviamente finiti qui: dalla campagna "mini spoilers" della Mini USA, ai whisky ad un solo malto in edizione limitata Diageo. Comunque Hodor risulta il testimonial più versatile, come dimostrano SamsungSodastream (insieme ad Emy Farrah Fowler) e Kentucky Fried Chicken per lo spot "Lunchtime is coming". 

Marketing ispirato a La casa di carta

Un'ultimissima uscita, proprio di questi giorni, è la terza parte della Casa di Carta. Le maschere di Dalì e le tute rosse sono diventate così popolari da spingere Diesel a metterne in palio 150 in occasione del rilascio della terza stagione. Lo storytelling dello spot, realizzato da Publicis e divenuto virale, racconta di come il marchio, dopo essere stato incaricato di ridisegnare le tute della banda di criminali più popolare di Spagna, abbia anche lanciato la propria capsule collection. Per aggiudicarsi una delle 150 tute indossate dal cast bisogna seguire una procedura che "aggiri il sistema". L'utente deve infatti andare sul sito della Diesel, seguire il video e mettere il cellulare in modalità aerea per essere irrintracciabile. In questo modo viene data la possibilità di scaricare un modulo da compilare; una volta riempiti tutti gli spazi, il form deve essere inviato via fax al numero indicato. Un grande esempio di marketing, non c'è che dire. 

Nel caso non foste riusciti ad accaparrarvi una delle 150 meravigliose tute rosse, avreste comunque potuto consolarvi; ma solo a Milano, dove Deliveroo aveva condito l'attesa per la premiere della terza stagione con menu a tema Tokyo, Denver o Palermo fino al 21 luglio. Rifatevi gli occhi:

  • Tokyo: disponiblie presso This is not a Sushi Bar. Si trattava di un uramaki a base di riso, prosciutto crudo, melone, philadelphia, sesamo e salsa di pomodoro.
  • Denver: sul menu di BBQ Ribs & Wings. Una prelibatezza 100% american style: spalla di maiale sfilacciata a mano e cotta lentamente al forno, infine condita con BBQ sauce e sidro di mele.
  • Palermo: piatto firmato Visca Panini Dal Mare Gourmet. Era un panino ispirato ai sapori tradizionali della cucina siciliana con maionese al finocchietto selvatico, pomodoro, insalata, tonno scottato e provola affumicata delle Madonie.
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Breaking Bad e la politica

Non solamente marketing di prodotto: le serie tv sono diventate un linguaggio talmente capillare e universalmente compreso che anche la politica vi attinge a piene mani per la propria comunicazione. Seppur non si tratti di una Campagna pubblicitaria, lo spot elettorale del 2014 del candidato democratico nel New Mexico Tim Keller sfruttava uno dei fenomeni più esplosivi e popolari degli ultimi anni: la serie tv Breaking Bad. L'ambientazione dello spot era l'autolavaggio che nella fortunata serie acquistavano Walt e Skyler, mentre il voice over si doveva all'attore Steve Michael Quezeda, agente della DIA Steve Gomez in Breaking Bad.

Ikea e la linea ispirata al piccolo schermo

Per concludere questa carrellata tra prodotti in edizioni speciali e Campagne pubblicitarie ispirate ai fenomeni più trascinanti dell'era Netflix, non possiamo che soffermarci sulla sagace manovra di Ikea. La multinazionale svedese che arreda tutte le nostre case, ha ultimamente deciso di darci l'opportunità di trasformare un umile dimora in un set televisivo. D'altronde, se la casa è il nostro mondo, perché non arredarla come la serie del nostro cuore? 

La campagna pubblcitaria si chiama "Real Life Series" ha inserito i mobili di Ikea nei salotti più famosi della tv, quelli delle tre serie che hanno fatto la storia: Friends, I Simpons e Stranger Things. Sostanzialmente Ikea ha contestualizzato i propri mobili all’interno di ambienti familiari per gli amanti delle serie TV (cioè tutti). E non è stato un gioco da ragazzi: sono serviti 2 mesi per collocare tutti i tasselli in una riproduzione davvero fedele, grazie ad un software 3D. La campagna è stata ideata da Publicis Spain per gli Emirati Arabi, ma una trovata così geniale e universalmente immediata non poteva che fare subito il giro del mondo. 

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Questa carrellata di esempi, al di là della loro efficacia comunicativa, ci fa riflettere su un punto molto chiaro. Il mondo del marketing e dell'advertising ha ormai compreso lucidamente, e probabilmente prima ancora di noi, l’incredibile potenziale comunicativo che il mondo delle serie TV possiede nell'interessare e coinvolgere i consumatori. E questo è uno spunto davvero interessante per tutti i marketers o i social media manager che devono elaborare una strategia di comunicazione o una campagna, che sia visual o contenutistica. 

Non solo serie: i brand seguono anche altre tendenze per lanciare nuove Campagne. Scopri come i brand hanno festeggiato la festa del papà.

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